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Roma, 15 novembre
2017
Circolare n. 198/2017
Oggetto: Tributi – Rottamazione cartelle
esattoriali – Estensione – Art.1 D.L. 16.10.2017, n.148, su G.U. n.242 del
16.10.2017.
Col
decreto fiscale di fine anno, indicato in oggetto, è stata ampliata
l’operatività della definizione agevolata delle cartelle esattoriali introdotta
dal DL n.193/2016, che consente di versare gli importi contestati ratealmente e
senza sanzioni, né interessi di mora o somme aggiuntive.
Di
seguito se ne riepilogano i principali aspetti, tenendo conto anche delle
modifiche ulteriormente estensive che sono state approvate dalla Commissione
Bilancio del Senato in sede di conversione in legge del decreto.
Definizioni agevolate già riconosciute dal
concessionario: Com’è
noto, la definizione agevolata prevede il pagamento di tre rate nel 2017 (a
luglio, settembre e novembre) e due rate nel 2018 (a aprile e settembre); è
stato ora previsto, per le definizioni agevolate già concesse dall’agente della
riscossione, la possibilità di pagare entro il 7 dicembre le rate scadute negli
scorsi mesi di luglio e settembre; inoltre nel 2018 il versamento della prima
rata è stato posticipato da aprile a luglio.
Cartelle dal 2000 fino al 30 settembre 2017: La definizione
agevolata è stata estesa alle cartelle esattoriali emesse fino a fine settembre
di quest’anno; inoltre sono stati riaperti i termini per richiedere la
definizione agevolata per le cartelle dal 2000 al 2016; gli interessati
dovranno manifestare la volontà di avvalersene entro il 15 maggio 2018, secondo
le modalità che l’agente della riscossione renderà disponibili sul proprio sito
internet; il pagamento potrà avvenire in un numero massimo di cinque rate
(luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019) con l’applicazione
di interessi a decorrere dall’1 agosto 2018.
Si fa
riserva di tornare sull’argomento non appena il provvedimento sarà definitivo.
Daniela Dringoli |
Per riferimenti confronta circ.le conf.le n. 180/2016 |
Codirettore |
Allegato uno |
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D/d |
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Confetra. |
Testo
approvato dalla Commissione Bilancio del Senato
Decreto-Legge 16
ottobre 2017, n. 148
Disposizioni urgenti
in materia finanziaria e per esigenze indifferibili.
*****OMISSIS*****
Titolo
I
Disposizione in materia fiscale
Art. 1.
(Estensione della definizione agevolata dei carichi)
1. I termini per il pagamento delle
rate di cui all'articolo 6, comma 3, lettera a), del decreto-legge 22
ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1º dicembre
2016, n. 225, in scadenza nei mesi di luglio e settembre 2017 sono fissati
al 30 novembre 2017 sono fissati al
7 dicembre 2017 e il termine per il
pagamento della rata di cui alla lettera b) dello stesso comma 3 del
decreto-legge n. 193 del 2016 in scadenza nel mese di aprile 2018 è fissato nel
mese di luglio 2018.
2. All'articolo 6 del decreto-legge 22
ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1º dicembre
2016, n. 225, dopo il comma 13-ter, sono inseriti i seguenti:
«13-quater. Relativamente ai
soli carichi definibili compresi in piani di dilazione in essere alla data del
24 ottobre 2016, per i quali il debitore non è stato ammesso alla definizione
agevolata, in applicazione dell'alinea del comma 8, a causa del mancato
tempestivo pagamento di tutte le rate degli stessi piani scadute al 31 dicembre
2016, il medesimo debitore può esercitare nuovamente la facoltà di cui al comma
1 provvedendo a:
a) presentare, entro il
31 dicembre 2017, apposita istanza all'agente della riscossione, con le
modalità e in conformità alla modulistica pubblicate dallo stesso agente della
riscossione sul proprio sito internet entro il 31 ottobre 2017;
b) pagare, con le
modalità di cui comma 7:
1) in unica soluzione,
entro il 31 maggio 2018, l'importo delle predette rate scadute e non pagate. Il
mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo determina
automaticamente l'improcedibilità dell'istanza;
2) nel numero massimo
di tre rate di pari ammontare, scadenti nei mesi di settembre, ottobre e
novembre 2018, le somme di cui al comma 1, lettere a) e b), del
presente articolo, nonché, a decorrere dal 1º agosto 2017, gli interessi di cui
all'articolo 21, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29
settembre 1973, n. 602.
13-quinquies. Nell'istanza di
cui al comma 13-quater, lettera a), il debitore indica il numero
di rate nel quale intende effettuare il pagamento delle somme di cui alla
lettera b), n. 2, dello stesso comma 13-quater, entro il numero
massimo ivi previsto, e assume l'impegno di cui al comma 2.
13-sexies. A seguito della
presentazione dell'istanza prevista dal comma 13-quater, lettera a),
si producono gli effetti previsti dal comma 5. L'agente della riscossione
comunica ai debitori che hanno presentato tale istanza:
a) entro il 31 marzo
2018, l'importo di cui alla lettera b), n. 1, del comma 13-quater;
b) entro il 31 luglio
2018, l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione,
nonché delle relative rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di
esse.
13-septies. Fermo quanto
previsto dai commi 13-quinquies e 13-sexies, alla definizione
agevolata di cui al comma 13-quater si applicano, tutte le disposizioni
del presente articolo, ad eccezione di quelle del comma 13-ter.».
3. Al fine di consentire alle
Università degli studi che hanno aderito alla definizione agevolata dei debiti
secondo quanto previsto dall'articolo 6 del decreto-legge 22 ottobre 2016, n.
193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1º dicembre 2016, n. 125, di
completare i relativi versamenti entro l'anno 2018 e di usufruire dei benefici
derivanti dalla suddetta definizione agevolata, il pagamento delle rate in
scadenza nel mese di novembre 2017 è differito al mese di novembre 2018. Al
relativo onere, pari a 8,3 milioni di euro per l'anno 2017, si provvede
mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 207,
della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Conseguentemente, il Fondo di cui
all'articolo 1, comma 207, della legge n. 208 del 2015, è incrementato di 8,3
milioni di euro nel 2018.
4. Salvo quanto previsto nei commi da 5
a 10 del presente articolo, i carichi affidati agli agenti della riscossione
dal 1º gennaio al 30 settembre 2017 possono essere estinti secondo le
disposizioni di cui all'articolo 6, commi da 1 a 12, 13 e 13-bis, del
decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla
legge 1º dicembre 2016, n. 225, di seguito denominato «Decreto».
5. Ai fini della definizione di cui al
comma 4, il debitore manifesta all'agente della riscossione la sua volontà di
avvalersene rendendo, entro il 15 maggio 2018, apposita dichiarazione, con le
modalità e in conformità alla modulistica pubblicate dallo stesso agente della
riscossione sul proprio sito internet entro il 31 ottobre 2017.
6. Il pagamento delle somme dovute per
la definizione di cui al comma 4 può essere effettuato in un numero massimo di
cinque rate di uguale importo, da pagare, rispettivamente, nei mesi di luglio
2018, settembre 2018, ottobre 2018, novembre 2018 e febbraio 2019.
7. L'agente della riscossione:
a) entro il 31 marzo
2018, con riferimento ai carichi di cui al comma 4, invia al debitore, con
posta ordinaria, l'avviso previsto dal comma 3-ter dell'articolo 6 del
Decreto;
b) entro il 30 giugno
2018, comunica al debitore le informazioni di cui al comma 3 dell'articolo 6
dello stesso Decreto.
8. I restanti riferimenti temporali
agli anni 2017, 2018 e 2019 contenuti nell'articolo 6 del Decreto si intendono
effettuati, rispettivamente, agli anni 2018, 2019 e 2020.
9. A seguito della presentazione della
dichiarazione prevista dal comma 5, per i debiti relativi ai carichi di cui al
comma 4, che ne sono oggetto e fino alla scadenza della prima o unica rata
delle somme dovute per la definizione, è sospeso il pagamento dei versamenti
rateali, scadenti in data successiva alla stessa presentazione e relativi a
precedenti dilazioni in essere alla medesima data.
10. In deroga alle disposizioni
dell'alinea dell'articolo 6, comma 8, del Decreto, la facoltà di definizione
prevista dal comma 4 del presente articolo può essere esercitata senza che
risultino adempiuti i versamenti relativi ai piani rateali in essere.
4.
Possono essere estinti, secondo le disposizioni di cui all'articolo 6 del
decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla
legge 10 dicembre 2016, n. 225, di seguito denominato ''Decreto'', per quanto
non derogate da quelle dei commi da 5 a 10-ter del presente articolo, i
debiti relativi ai carichi affidati agli agenti della riscossione:
a) dal 2000 al 2016:
1) che
non siano stati oggetto di dichiarazioni rese ai sensi del comma 2
dell'articolo 6 dello stesso Decreto;
2)
compresi in piani di dilazione in essere alla data del 24 ottobre 2016, per i
quali il debitore non sia stato ammesso alla definizione agevolata, in
applicazione dell'alinea del comma 8 dell'articolo 6 del Decreto,
esclusivamente a causa del mancato tempestivo pagamento di tutte le rate degli
stessi piani scadute al 31 dicembre 2016;
b) dal 1º gennaio al 30 settembre 2017.
5. Ai
fini della definizione di cui al comma 4, il debitore manifesta all'agente
della riscossione la sua volontà di avvalersene rendendo, entro il 15 maggio
2018, apposita dichiarazione, con le modalità e in conformità alla modulistica,
pubblicate dallo stesso agente della riscossione sul proprio sito internet
entro il 31 dicembre 2017. In tale dichiarazione il debitore assume l'impegno
di cui al comma 2 dell'articolo 6 del Decreto.
6. Sulle
somme dovute per la definizione prevista dal comma 4, si applicano, a decorrere
dal 1º agosto 2018, gli interessi di cui all'articolo 21, primo comma, del
decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, salvo quanto
previsto dal comma 8, può essere effettuato in un numero massimo di cinque rate
consecutive di uguale importo, da pagare, rispettivamente, nei mesi di luglio
2018, settembre 2018, ottobre 2018, novembre 2018 e febbraio 2019.
7.
L'agente della riscossione:
a) relativamente ai carichi di cui al comma 4, lettera b),
del presente articolo, entro il 31 marzo 2018 invia al debitore, con posta
ordinaria, l'avviso previsto dal comma 3-ter dell'articolo 6 del
Decreto;
b) entro il 30 giugno 2018 comunica al debitore l'ammontare
complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché delle relative
rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse.
8. In
deroga a quanto previsto dai commi 6 e 7, limitatamente ai carichi di cui al
comma 4, lettera a), n. 1, compresi in piani di dilazione in essere alla
data del 24 ottobre 2016, per i quali non risultano pagate tutte le rate degli
stessi piani scadute al 31 dicembre 2016, e ai carichi di cui al comma 4, lettera
a), n. 2:
a) l'agente della riscossione comunica al debitore:
1) entro
il 30 giugno 2018, l'importo delle rate scadute al 31 dicembre 2016 e non
pagate;
2) entro
il 30 settembre 2018, le informazioni previste dal comma 7, lettera b);
b) il debitore è tenuto a pagare:
1) in
unica soluzione, entro il 31 luglio 2018, l'importo ad esso comunicato ai sensi
della lettera a), n. 1. Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento di
tale importo determina automaticamente l'improcedibilità dell'istanza;
2) in
due rate consecutive di pari ammontare, scadenti rispettivamente nei mesi di
ottobre 2018 e novembre 2018, l'80 per cento delle somme complessivamente
dovute ai fini della definizione;
3) entro
febbraio 2019, l'ultima rata relativa al restante 20 per cento delle somme
complessivamente dovute ai fini della definizione.
9. Ai
fini della definizione agevolata di cui al comma 4 del presente articolo le
disposizioni del comma 4-bis dell'articolo 6 del Decreto si applicano ai
carichi non inclusi in piani di dilazione in essere alla data di entrata in
vigore del Presente decreto.
10. A
seguito della presentazione della dichiarazione prevista dal comma 5:
a) per i debiti relativi ai carichi di cui al comma 4,
lettere a), nn. 1 e 2, e b), che ne
sono oggetto e fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute
per la definizione, è sospeso il pagamento dei versamenti rateali, scadenti in
data successiva alla stessa presentazione e relativi a precedenti dilazioni in
essere alla medesima data;
b) sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza per
il recupero dei carichi che sono oggetto della Predetta dichiarazione e si
producono gli effetti previsti dal comma 5, secondo periodo, dell'articolo 6
del Decreto. »;
10-bis.
In deroga alle disposizioni dell'alinea dell'articolo 6, comma 8, del Decreto,
la facoltà di definizione dei carichi di cui al comma 4, lettera b), del
presente articolo può essere esercitata senza che risultino adempiuti
versamenti relativi ai piani rateali in essere.
10-ter.
Non si applicano le disposizioni del comma 13-ter dell'articolo 6 del
Decreto.
10-quater.
Le disposizioni dei commi da 4 a 10-ter, come modificate dalla legge di
conversione del presente decreto, si applicano anche alle richieste di
definizione presentate ai sensi delle disposizioni del presente articolo,
vigenti alla data di entrata in vigore della stessa legge.
10-quinquies.
All'articolo 1, comma 684, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il primo
periodo è sostituito dal seguente: ''Le comunicazioni di inesigibilità relative
alle quote affidate agli agenti della riscossione dal 1ºgennaio 2000 al 31
dicembre 2017, anche da soggetti creditori che hanno cessato o cessano di
avvalersi delle società del Gruppo Equitalia ovvero
dell'Agenzia delle entrate riscossione, sono presentate, per i ruoli consegnati
negli anni 2016 e 2017, entro il 31 dicembre 2021 e, per quelli consegnati fino
al 31 dicembre 2015, per singole annualità di consegna partendo dalla più
recente, entro il 31 dicembre di ciascun anno successivo al 2021.
10-sexies.
All'articolo 6, comma 12 del Decreto, la parola: «2019» è sostituita dalla
seguente: «2020.».
2. Il
Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è
incrementato di 8,9 milioni di euro per l'anno 2018 e di 92,2 milioni di euro
per l'anno 2019. Il Fondo per interventi strutturali di politica economica, di
cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282,
convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, è
incrementato di 24,3 milioni di euro per l'anno 2019.
3. Agli
oneri derivanti dai commi 1 e 2, si provvede, quanto a 8,9 milioni di euro per
l'anno 2018 e a 99,2 milioni di euro per l'anno 2019, mediante corrispondente
utilizzo delle maggiori entrate e le minori spese derivanti dal comma 1,
e, quanto a 24,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, mediante
corrispondete riduzione delle proiezioni dello stanziamento del Fondo speciale
di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2017-2019,
nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della
Missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero
dell'economia e delle finanze per l'anno 2017, allo scopo parzialmente utilizzando
l'accantonamento relativo al medesimo ministero"
11. All'articolo 1, comma 9-bis,
del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla
legge 1º dicembre 2016, n. 225, dopo le parole «2 aprile 1958, n. 377» sono
inserite le seguenti: «, per l'armonizzazione della disciplina previdenziale
del personale proveniente dal gruppo Equitalia con
quella dell'assicurazione generale obbligatoria sulla base dei principi e dei
criteri direttivi indicati nella legge 8 agosto 1995, n. 335.». Al comma 8 del citato articolo 1, è
aggiunto alla fine il seguente periodo: ''Per lo tutela della integrità dei
bilanci pubblici e delle entrate degli enti territoriali, nonché nel rispetto
delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, le funzioni
e le attività di supporto propedeutiche all'accertamento ed alla riscossione
delle entrate degli enti locali e delle società da essi partecipate sono
affidate ai soggetti iscritti all'albo previsto dall'articolo 53 del decreto
legislativo 15 dicembre 1997, n. 446''.
11-bis.
Con riferimento alle entrate, anche tributarie, delle regioni, delle province,
delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti
di ingiunzione fiscale ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge
relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, di cui al
regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, notificati entro il 16 ottobre 2017,
dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all'articolo 53
del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, i medesimi enti territoriali
possono stabilire, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della
legge di conversione del presente decreto-legge, con le forme previste dalla
legislazione vigente per l'adozione dei propri atti destinati a disciplinare le
entrate stesse, l'esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate.
Alla definizione di cui al periodo precedente si applicano, le disposizioni di
cui all'articolo 6-ter, ad esclusione del primo comma, del decreto legge
22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1º dicembre
2016, n. 225. Sono fatti salvi gli effetti già prodotti dalla eventuale
definizione agevolata delle controversie tributarie deliberata dai predetti
enti ai sensi dell'articolo 11 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50
convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.
*****OMISSIS*****